Detail of Vision of Saint Francis of Assisi, Jusepe de Ribera, 1638

venerdì 30 settembre 2016

La gola di Babi Jar (Udo Gümpel)


Udo Gümpel 
[giornalista e corrispondente dall'Italia per la rete televisiva tedesca Ntv del gruppo Bertelsmann]


La gola di Babi Jar, nei pressi di Kiev, 29-30 settembre 1941

"Oggi non vi parlo degli 80 anni di Silvio Berlusconi, ma di qualcosa di molto piu importante: 75 anni fa le SS e la Wehrmacht hanno ucciso a Babi Jar vicino a Kiev 33.771 ebrei, sopratutto anziani, donne e bambini. 
Furono radunati nella vallata di Babi Jar. Prima gli era stato detto che si dovevano preparare per una deportazione, e allora erano arrivati con tanti vestiti e tutti i loro averi che potevano portare.
Arrivati sul posto furono costretti a consegnare documenti e valori, si dovevano svestire completamente e furono uccisi, uno a uno, dal Sonderkommando 4a delle SS. Come raccontano i pochi superstiti e anche gli assassini presi, spesso i bambini furono lanciato da vivi nelle fosse, e per ore ancora si sentivano le grida dei feriti e sepolti vivi. 
Il massacro era stato concordato tra SS e Wehrmacht, come presunta vendetta per delle bombe a Kiev contro la Wehrmacht, in realtà le bombe erano stati messi dai servizi russi. Ma per la Germania si trattava di creare “Lebensraum”, spazio vitale, per l'espansione tedesca a est. Ci furono non pochi volontari ucraini che aituavano le SS e la Wehrmacht. 
Il numero degli uccisi è molto preciso perché le SS tenevano una perfetta contabilità della Morte, come sappiamo anche dai massacri che gli stessi tedeschi hanno compiuto in Italia, anche qui furono vittime sia delle SS, come Marzabotto e Sant'Anna di Stazzema, oppure della Wehrmacht, come San Polo di Arezzo. Le modalità di Babi Jar ritroviamo perfettamente nelle stagi in Italia, nulla era cambiato, nessun senso di pentimento ha colto gli ufficiali e la truppa che partecipava.
Il responsabile del Sonderkommando SS è stato condannato a Norimberga e fu impiccato, i responsabili della Wehrmacht che decidevano il massacro insieme ma non volevano fare il “lavoro sporco”, dicendo alle SS “dovete sparare voi, però!” non furono mai toccati. Uno degli assassini delle SS, Kurt Werner, racconta che “ho dovuto restarci la sotto nella vallata e fare questo lavoro sporco, era terribile”. 
Babi Jar era una dimostrazione di ciò che i tedeschi erano capaci: uccidere per 48 ore ininterrottamente persone, uno a uno.
Incredibile, ma non cosi lontano nel tempo. 
Dopo Babi Jar e altri massacri Heinrich Himmler decise che era meglio uccidere gli ebrei e gli altri esseri ritenuti inferiori nei Lagher di Sterminio, i KZ. Uccidere migliaia di persone uno a uno era un “lavoro sporco” anche troppo terribile per i soldati gia brutalizzati delle SS, nonostante ciò il numero degli uccisi ebrei e russi con le pallottole si stima circa in 2,5 mil, un terzo di quelli morti nei KZ, ma dopo Babi Jar si inizia nel 42 ad Auschwitz. Non dimentichiamoci: erano decine di migliaia di tedeschi gli autori materiali dell'Holocaust, che comincia con questi massacri, in modo “artigianale”, ma di massa.
Dalle mie interviste con gli assassini delle SS, responsabili dei maggiori massacri in Italia l'ho sentito direttamente, ma soprattutto dal lavoro dell’ storico Carlo Gentile sappiamo che furono episodi come questi che hanno contribuito a disumanizzare i soldati delle SS, Unterführer und Führerkorps, il corpo degli Ufficiali della 16.ma Divisione Corazzata SS, Leibstandarte Heinrich Himmler, responsabile numero uno dei massacri in Italia.
Ecco, questa è la linea rossa del terrore che lega Babi Jar e i massacri in Italia anni dopo. Gli assassini in Italia avevano imparato il loro terribile mestiere nei massacri all'Est.
Le mie considerazione non sono “storiche”, sono di bruciante attualità. Perché oggi torna lo spettro del “Haesslicher Deutscher”, il tedesco brutto, orribile. Se la leader di un partito che raccoglie il 14 % a Berlino, Frauke Petry, usa direttamente il linguaggio nazista, quello che differenzia le persone umane per “razza”, usa un aggettivo totalmente tabu, come “völkisch”, ovvero appartenente al gens germanico, al Volk, è segno di un terribile ritorno, mentre ancora oggi un 10% della popolazione tedesca ritiene che ci vuole l'uomo forte", e i posti di accoglienza per rifugiati sono oggetti di centinaia di attacchi violenti, incendiari e spari notturni.
Non parlo dei razzisti francesi, italiani, forse anche più numerosi in percentuale della popolazione, perché non sono tedeschi: è la Germania sotto Hitler che ha distrutto mezzo mondo, è la Germania che ha delle “virtù secondarie”, come li chiamava Helmut Schmidt, ovvero la terribile efficienza, che possono servire al bene, ma anche a scatenare l'inferno con una efficienza che nessun altro popolo riesce a fornire.
Principiis obsta!"


“Der Schoß ist fruchtbar noch aus dem das kroch”
"Il ventre che ha partorito questo è ancora fertile"

: :  Bertolt Brecht  : :



da: limaotto

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